Requisiti PMI, Micro-Piccola Media Impresa

Nov 22, 2017Blog, Voucher PMI

Le imprese si trovano sempre più spesso a dover dichiarare la propria appartenneza al gruppo delle Micro e Piccole Medie Imprese, soprattutto nel caso si chiedano contributi pubblici. Per le imprese che, ad esempio, intendono beneficiare del contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese hardware, software e servizi specialistici presentando domanda per il “Voucher Digitalizzazione” devono possedere il requisito di MPMI.

In Italia, diciamo subito, la maggior parte delle imprese rientra in tale difinizione non essendo una Grande Impresa (GI). Tuttavia, per coloro che ancora non l’avessero fatto, soprattutto per coloro che affrontano per la prima volta la finanza agevolata per la richiesta di contributi pubblici, è bene conoscere con certezza a quale categoria appartiene la propria impresa al fine di evitare false attestazioni.

Per fare richiesta Voucher Digitalizzazione, ai sensi del DM 23 settembre 2014, le imprese devono possedere il requisito dei MPMI,

“qualificarsi come micro, piccola o media impresa (MPMI) ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE, del 6 maggio 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 124 del 20 maggio 2003, recepita con decreto ministeriale 18 aprile 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 238 del 18 ottobre 2005, indipendentemente dalla loro forma giuridica, nonché dal regime contabile adottato”.

Come è evidente, la classificazione delle imprese si riferisce ad una raccomandazione dell’Unione Europea, successivamente recepita dall’ordinamento italiano attraverso il Decreto Ministeriale del 18 ottobre 2005 ed è a questo che basta riferirsi.

Le indicazioni indicate nel suddetto decreto, per la determinazione della dimensione aziendale ai fini della concessione di aiuti alle attività produttive e si applica alle imprese operanti in tutti i settori produttivi.

I valori o parametri da considerare sono i seguenti:

Essere Impresa

«ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica» 

Personale (ULA)

Il numero di unità-lavorative-annuo occupati a tempo pieno, parziale e stagionali. 

Fatturato

Volume d’affari netto, voce A.1 del conto economico. 

Totale di Bilancio

Totale dell’Attivo Patrimoniale. 

Qualifica di Impresa

Il primo passo per ottenere la qualifica di PMI è essere considerati un’impresa. Secondo la nuova definizione, un’impresa è «ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica».

Il fattore determinante non è la forma giuridica rivestita ma l’attività economica. Pertanto possono essere considerati imprese i lavoratori autonomi, le imprese familiari, le partnership e le associazioni che esercitano regolarmente un’attività economica.

Personale Impiegato

Il criterio del personale occupato è il criterio iniziale essenziale per determinare in quale categoria rientri una PMI. Nella normativa italiana per occupati si intendono i dipendenti dell’impresa a tempo determinato o indeterminato, iscritti nel libro matricola dell’impresa e legati all’impresa da forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza, fatta eccezione di quelli posti in cassa integrazione straordinaria.

Il numero degli occupati corrisponde al numero di unita-lavorative-anno (ULA), cioè al numero medio mensile di dipendenti occupati a tempo pieno durante un anno, mentre quelli a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di ULA.

Gli apprendisti con contratto di apprendistato e gli studenti con contratto di formazione non sono considerati come facenti parte degli effettivi. Non è inoltre contabilizzata la durata dei congedi di maternità o parentali.

Fatturato annuo

Il fatturato annuo viene determinato calcolando l’importo netto del volume d’affari della vostra impresa (voce A.1 del conto economico redatto secondo i principi del codice civile). Il volume d’affari netto si riferisce al ricavato dell’anno di riferimento dalla vendita di prodotti e dalla prestazione di servizi, diminuito dagli sconti e dopo il pagamento degli eventuali oneri. Il fatturato non comprende l’imposta sul valore aggiunto (IVA) o altre imposte indirette.

Totale di Bilancio

In alternativa al parametro relativo al fatturato è possibile prendere in considerazione il parametro del Totale di Bilancio. Una voce semplice da reperire e corrisponde al Totale dell’Attivo Patrimoniale.

Ricapitolando, per definire in quale categoria di impresa si appartiene dobbiamo considerare i seguenti aspetti

Calcolo dei valori

Individuati i parametri che necessari per capire a quale categoria appartiene la nostra impresa, andiamo ora a verificare i valori limiti per ogni categoria. Dalla tebella seguente consideriamo, quindi, se la nostra impresa è una Micro, Piccola o Media Impresa.

Esempio di calcolo PMI

A conclusione dell’articolo guida, dopo aver chiarito e riportato le definizioni necessarie, riportiamo un semplice esempio che riteniamo possa aiutare a fare da soli i vostri calcoli ed essere certi se la vostra impresa è una Micro, Piccola o Media Impresa.

In un prossimo articolo, affronteremo altri aspetti che riguardano la classificazione di MPMI nel quale si dovrà tener conto degli eventuali rapporti con altre imprese. Definiremo, quindi, se la vostra impresa è autonoma — di gran lunga la categoria più comune —, associata o collegata.

Ricorda che le MPMI possono partecipare alle gare sotto soglia comunitaria e diventare fornitori di prodotti e servizi alle Pubbliche Amministrazioni. A tal proposito, potrebbero interessarti gli articoli dedicati sull’argomento dei Mercati Elettronici della Pubblica Amministrazione. Esistono mercati come il MePA, il Mepal che consentono alle piccole e medie imprese ed a professionisti di vendere alla pubblica Amministrazione.

Vai ai seguenti articoli –> “Come abilitarsi al MePA” oppure all’articolo dedicato al Mepal il servizio gestito da Asmel “Iscrizione ed abilitazione al Mercato elettronico Asmel”.

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